2 giugno 2025

In quel tempo, dissero i discepoli a Gesù: «Ecco, ora parli apertamente e non più in modo velato. Ora sappiamo che tu sai tutto e non hai bisogno che alcuno t’interroghi. Per questo crediamo che sei uscito da Dio». Rispose loro Gesù: «Adesso credete? Ecco, viene l’ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto suo e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me. Vi ho detto questo perché abbiate pace in me. Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!» (Gv 16, 29-33).

Questo brano chiude il lungo discorso che Gesù rivolge ai discepoli durante l’Ultima Cena (Gv 13–17), prima della sua passione. È un momento carico di intensità emotiva e teologica, in cui Gesù prepara i discepoli alla sua dipartita e al tempo della prova. I discepoli credono di aver finalmente compreso il senso del discorso di Gesù. Dicono: “Ora parli apertamente” e affermano di credere che egli sia “uscito da Dio”. Il verbo greco “sei uscito” richiama la preesistenza e la missione divina di Gesù. I discepoli mostrano entusiasmo e fede, ma è una fede ancora fragile e immatura. La loro comprensione, sebbene più chiara rispetto al passato, resta incompleta e si rivelerà tale di fronte alla croce. Gesù risponde con una domanda: “Adesso credete?”. In greco il tono è ambiguo e può essere letto anche come ironico o provocatorio. È un modo per mettere in discussione la solidità di quella fede appena dichiarata. Gesù non disprezza la loro fede, ma li mette di fronte alla realtà: la vera prova della fede è la fedeltà nella tribolazione. Gesù annuncia la dispersione imminente dei discepoli. Quando sarà arrestato, lo abbandoneranno. Tuttavia, egli afferma: “Io non sono solo, perché il Padre è con me”. Qui si mostra la consapevolezza di Gesù della sua unione indissolubile con il Padre, anche nel momento più buio. La solitudine di Gesù durante la Passione non è assoluta: è sostenuto dalla comunione con il Padre. Questo è il fondamento della sua forza e della sua vittoria. Gesù conclude con un’affermazione decisiva: Vi ho detto queste cose perché abbiate pace in me. Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo”. La vittoria di Gesù è già certa, anche se non ancora pienamente manifestata. La sua vittoria è il fondamento della speranza cristiana. I discepoli potranno affrontare la prova sapendo che la loro pace non dipende dalle circostanze, ma dalla presenza di Cristo (don Gian Franco Poli).