20 ottobre 2015

C’è un’attitudine propria dei servi, che il Signore chiede di coltivare, la vigilanza. In altri passi del Vangelo, il vigilare è legato alla custodia di un bene, come la casa, ad esempio, mentre qui il Signore ne parla in riferimento alla sua persona: vigilare è rimaneredesti nell’attesa di qualcuno, è indice di una fedeltà essenziale che diceinnanzitutto appartenenza.

Spesso siamo portati a misurare la nostra fedeltà a Dio da quello che facciamo, da quanto facciamo, da come lo facciamo, quando Lui ci chiede di non smarrire il senso dell’attesa, che non venga meno questa “tensione” continua che ha come termine l’incontro con lui. E vi lega la beatitudine dei vegliardi: riceveremo ciò che intensamente avremo saputo attendere...