21 giugno 2020

Mt 10,26-33

«Non abbiate paura degli uomini!».

«Per Te, io sopporto l’insulto».

In questa settimana ci soffermeremo a meditare sul Salmo responsoriale, molto spesso trascurato nella meditazione personale, mentre è una parte importante nella Liturgia della Parola, innanzitutto perché fa da cerniera tra la Prima Lettura e il Vangelo, inoltre perché ci insegna a trasformare gli eventi della vita in preghiera, aiutandoci a fare una lettura di fede dell’esistenza.

L’orante del salmo 68/69 si trova in una grande sofferenza. È un uomo completamente solo di fronte ai suoi persecutori, come il profeta Geremia chein forza della sua testimonianza di fede chiama Dio per suo difensore. Per questo motivo ci insegna come vivere la sofferenza che proviamo quando ci troviamo in situazioni simili. Anzitutto è importante non dare la colpa a Dio per ciò che sta accadendo, inoltreinvocarLo ripetutamente mantenendo intatta la fiducia in Lui, facendo appello alla sua tenerezza e alla sua fedeltà. Nella certezza che sperimenteremo il suo aiuto perché, sulla parola di Gesù, non dobbiamo avere paura degli uomini; confessando con franchezza il suo Nome, saremo da Lui riconosciuti nel giorno della sua venuta.