22 agosto 2016

“Guai a voi…!”.Per ben tre volte nel brano del Vangelo di oggiil Signore usa questa espressione forte, quasi minacciosa,ma in realtà quel “guai” indica: “Ahimè!” ed esprime il dolore che prova Gesù nei confronti di scribi e farisei. Gli scribi sono quelli che sanno, i farisei quelli che fanno. Il problema non è quindi sapere o fare, ma il fine di tutto ciò, che in questo caso non è l’amore, ma apparire intelligenti e buoni. L’oggetto del “guai!”è l’ipocrisia nelle varie manifestazioni. Il nostro apparire deve manifestare l’essere figli del Padre. Nelle opere uno realizza o contraddice ciò che è, eper Matteo l’ipocrisia è questa contraddizione tra dire e fare, o meglio, tra dire e non fare ciò che si dice.

Oggi, con la memoria della B.V. Maria Regina ci viene indicato il modello di una umanità fiorita in pienezza in tutta la sua bellezza. Maria, colei che non ha detto ma ha ascoltato e incarnato la Parola, interceda per noi, perché possiamo essere uomini e donne “semplici”, senza pieghe, capaci di dire e fare solo per Amore.