22 marzo 2016

«Darai la tua vita per me?»

L’Ora in cui Gesù porterà a compimento il suo sacrificio redentore si avvicina e fa’ sentire tutto il peso. Il brano evangelico ci fa contemplare il volto di Gesù tradito e rinnegato, non solo da Giuda Iscariota, ma anche da Pietro. Gesù, forte delle parole del profeta Isaia: «Mio servo sei tu, Israele, sul quale manifesterò la mia gloria», non indietreggia. Una gloria apparentemente oscurata dalla croce e dal fallimento umano (Gesù resterà solo) che lo porterebbe a dire: «Invano ho faticato, per nulla e invano ho consumato le mie forze».Da questo impariamo che la fragilità umana ci può sorprendere proprio quando siamo troppo sicuri di noi stessi. Cristo porta su di sé le incomprensioni e i tradimenti, forte di una speranza:«Certo la mia ricompensa è presso il mio Dio… Sei tu, Signore la mia speranza». Quante volte anche noi abbiamo rinnegato l’Amore? C’è sempre una via di ritorno aperta dalla sua Passione, Morte e Risurrezione, e ha un nome: Misericordia.