22 marzo 2020

      Gv 9,1-41

 

“Gesù fece del fango con la saliva e lo spalmò sugli occhi del cieco”.

Questo gesto di Gesù ci riporta al momento in cui Dio creò l’uomo dal fango e lo rese un essere vivente con il suo soffio divino. Allora l’uomo, chiamato alla vita, aprì gli occhi e vide quello che Dio nel suo amore gli donava, vide tutta la bellezza e rese grazie a Dio. Il cieco nato è l’Adamo peccatore che si è chiuso alla bellezza, ma guarito da Gesù, riacquista la vista attraverso la luce ricevuta nel battesimo, egli è l’icona di ogni credente che è passato dalla morte alla vita, dall’oscurità del male alla luce pasquale di Cristo. Il Signore risorto ci ha ridonato questa luce, perché, illuminati e trasformati da lui, possiamo divenire “figli della luce”.