«Beati coloro che producono frutto con perseveranza»
Proseguiamo il nostro viaggio interiore con la Lettera agli Ebrei, che, ricordandoci quanto il culto cristiano non è autentico ed effettivo senza l’agire nella carità, ci indica gli orientamenti concreti per la vita cristiana.
Il primo invito: rimanere saldi nell’amore fraterno col quale diamo prova di amare Dio e di rendergli vero culto.
Seguono l’invito all’ospitalità e la condivisione delle sofferenze, questo per non correre il rischio di una comunità chiusa in se stessa. Chiamati ad amare anche ad extra,sviluppiamo la potenza dell’amore e la comunione fraterna ad imitazione di Gesù, il quale si fece solidale con l’uomo.
Dopo aver ricordato la fedeltà matrimoniale succedono le raccomandazioni sulla bramosia del denaro: l’avidità. Quindi accontentiamoci di ciò che abbiamo.
Tutto ciò è possibile in forza della promessa che Dio non abbandonerà mai l’uomo che spera in Lui.
Quindi, all’opera senza paura! Dio sarà nostro sostegno qualunque cosa possano farci.