“Imita la terra, o uomo, produci anche tu i tuoi frutti per non essere inferiore alle cose materiali. La terra
produce frutti, però non può goderseli e li produce a tuo beneficio. Tu invece puoi raccogliere a tuovantaggio tutto ciò che vai producendo. Infatti la ricompensa e il premio delle buone opere vanno a coloro che le hanno compiute. Se hai dato all`affamato, diventa tuo tutto ciò che gli hai donato, anzi ritorna a te accresciuto. Come infatti il frumento, che cade in terra, va a vantaggio di colui che lo ha seminato, così il pane dato all’affamato riporta molti benefici.
Quello che è il fine dell’agricoltura sia dunque per te il criterio della seminagione spirituale. «Seminate per voi secondo giustizia» (Os 10, 12), così dice la Scrittura. Verrà il momento nel quale dovrai abbandonare le ricchezze, anche tuo malgrado, mentre porterai al Signore la gloria acquistata con le opere buone. Quando ti presenterai al giudice universale, il popolo ti chiamerà benefattore e generoso donatore e tiapplicherà i migliori appellativi della carità e della bontà.” (Dalle «Omelie» di san Basilio Magno).