4 febbraio 2023

Tempo ordinario (IV)

«Erano come pecore che non hanno pastore» (Mc 6, 34)

La Parola di Dio ci aiuta a scoprire i tratti del volto di Cristo accanto a noi e di superare la falsa concezione di un Dio geloso della nostra piena realizzazione. Il Signore si prende cura di noi, sia dei bisogni materiali che spirituali. Egli è il pastore che non lascia senza la Sua Parola; noi siamo il gregge, le pecore sempre un po’ sparse e bisognose di essere radunate e nutrite da questa Parola. Le folle avevano fame della Parola di Gesù, non solo per il nutrimento del corpo ma soprattutto dello Spirito. Quanto abbiamo da imparare da Gesù, per il nostro modo di vivere insieme, di essere Chiesa, di essere comunità sinodale. Mettiamoci oggi in modo particolare in mezzo ai fratelli e alle sorelle che la provvidenza pone accanto a noi; uniamoci a tutti e cerchiamo di accogliere la Parola di Gesù, di condividerla e di portarla soprattutto a chi da tempo non sa più che cosa sia.
«L’anno pastorale 2021-2022 ha visto l’apertura del Cammino sinodale in tutte le diocesi italiane (17 ottobre 2021). Non sono mancate incertezze e perplessità a rallentare il percorso; nel cuore dell’inverno si è riacutizzata la pandemia con il suo carico di lutti, sofferenze e disagi; alla fine di febbraio è scoppiata la guerra in Europa, riaccendendo ferite, paure e risentimenti. In mezzo a queste crisi, che reclamano un contributo al dialogo, alla pace e alla fraternità, il popolo di Dio si è messo in cammino. Si sono formati circa 50.000 gruppi sinodali, con i loro facilitatori, per una partecipazione complessiva di mezzo milione di persone. Più di 400 referenti diocesani hanno coordinato il lavoro, insieme alle loro équipe, sostenendo iniziative, producendo sussidi e raccogliendo narrazioni. Si è creata una rete di corresponsabili che è un primo frutto, inatteso, del Cammino e una risorsa preziosa per la sua prosecuzione. Mentre esprimiamo gratitudine al Signore per la generosità di quanti si sono resi disponibili, ci impegniamo a sostenerli anche nel secondo anno» (CEI, Cantieri di Betania, Roma 2022, p. 4).