5 aprile 2020

Mt 26,14 – 27,66

 

Le acclamazioni dell’ingresso in Gerusalemme e l’umiliazione di Gesù.

«Questo duplice mistero accompagna ogni anno l’ingresso nella Settimana Santa. Lasciamoci coinvolgere in questa azione animata dallo Spirito Santo, per ottenere di accompagnare con fede il nostro Salvatore nella sua via e di avere sempre presente il grande insegnamento della sua passione come modello di vita e di vittoria contro lo spirito del male.Gesù ci mostra come affrontare i momenti difficili e le tentazioni più insidiose, custodendo nel cuore una paceche èabbandono fiducioso al Padre e alla sua volontà di salvezza, di vita, di misericordia.Anche oggi, nel suo ingresso in Gerusalemme, Lui ci mostra la via. Perché in quell’avvenimento il maligno, il Principe di questo mondo aveva una carta da giocare: la carta del trionfalismo, e il Signore ha risposto rimanendo fedele alla sua via, la via dell’umiltà.Egli sa che per giungere al vero trionfo deve fare spazio a Dio; e per fare spazio a Dio c’è un solo modo: la spogliazione, lo svuotamento di sé. Tacere, pregare, umiliarsi. Con la croce, fratelli e sorelle, non si può negoziare, o la si abbraccia o la si rifiuta. E con la sua umiliazione Gesù ha voluto aprire a noi la via della fede e precederci in essa»(papa Francesco, omelia della Domenica delle Palme 2019).