5 luglio 2021

Mt 9,18-26

 

Con il sogno che Giacobbe fece mentre scappava dal fratello Esaù per aver carpito la benedizione del padre Isacco e la primogenitura, continuiamo la lettura orante del libro della Genesi, in modo particolare siamo chiamati, all’interno della via della fede, a soffermarci sul cammino faticoso e santo che va dalla competitività, dalla paura e dalla fuga dall’altro, fino al ritorno dell’abbraccio con i fratelli e la condivisione della stessa terra, quale comune eredità. Nel sogno della scala che apre la via del cielo con la terra, vediamo l’inizio della storia di conversione che ognuno di noi è chiamato a fare che va dal carpire la benedizione divina sgambettando il fratello, all’esperienza della pietà e custodia gratuita di Dio che termina col vedere Colui che da sempre ci vede, a renderci presenti a Colui che, fin dal principio, ci è dovunque presente compiendo l’itinerario spirituale dell’assunzione dell’uomo fino a Dio.