5 novembre 2022

Lc 16,9-15

 

In fondo, la «ricchezza disonesta» che abbiamo in questo mondo è tutto ciò che gestiamo come nostro, pur sapendo che questa ricchezza un giorno «verrà a mancare» (v.9). Cosa rimarrà? Rimarrà l’amicizia con coloro ai quali, attraverso di essa, abbiamo fatto del bene. La ricchezza che possediamo (denaro, proprietà…) sono le «cose di poco conto» di cui parla il Vangelo, ma ce ne sono altre «importanti», che rimangono in eterno. Qui e ora ci è chiesta una fedeltà a Dio che si misura proprio dal “poco” di questa vita, dalle cose materiali che ne fanno parte. Possiamo servire il denaro ed esserne schiavi volendo esaltare noi stessi, o servircene con libertà condividendo la nostra ricchezza con gli altri. Noi cosa scegliamo?