7 settembre 2019

Lc 6,1-5

 

Un culto ragionevole.

Sembra proprio che gli Evangelisti provino un certo gusto nel presentare Gesù come uno che non sta alle regole, un sovvertitore dell’ordine stabilito, che contravviene sempre a regole e tradizioni… insomma un rivoluzionario. In effetti, vi è una certa insistenza nei racconti evangelici, ma essa è dovuta al fatto che gli Apostoli per primi hanno fatto esperienza che questo Rabbì è veramente diverso dagli altri maestri: la sua “dottrina” non inventa un nuovo culto religioso, variando semplicemente le pratiche per raggiungere Dio con il proprio sforzo, ma inaugura una vita nuova nella comunione con Dio e questa vita nuova ci è data gratuitamente per mezzo dello Spirito Santo che abita in noi. L’espressione: “Il Figlio dell’uomo è Signore del sabato” ci ricorda che nel Cristianesimo la vita è superiore al culto e ogni nostra liturgia è autentica nella misura in cui smette di essere tale e diventa vita.