8 ottobre 2017

Nel libro del profeta Isaia sono presenti diversi “canti”, oggi la liturgia ci propone il “canto della vigna”, l’accusa diretta rivolta al popolo di Israele. Nell’Antico Testamento spesso ci troviamo di fronte a brani di questo genere. Dio accusa il popolo, lo provoca. L’amore del Signore per il suo popolo è così grande che attraverso toni duri e accuse forti, cerca di far prendere loro coscienza dell’errore commesso e possano così convertirsi.

Anche Gesù narrando la parabola dei vignaioli omicidi cerca di persuadere i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo a riconoscere le loro azioni malvage perché si ravvedano e accolgano la salvezza da Lui annunciata.Il versetto alleluiatico, infine, riporta un versetto del vangelo di Giovanni che sembra la sintesi: “Io ho scelto voi, perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga”.

Il Signore ci chiede frutti che rimangano, e l’unica cosa che rimane è la carità, l’amore. Siamo chiamati a portare frutto ad amare come Lui.