Archivi della categoria: Parola & Parole

10 giugno 2019

Gv 19,25-34 «Ecco tua Madre» «Alla fine della sua vita terrena Gesù dà Maria come madre ai suoi, nella persona di Giovanni: “Io me ne vado, ma questa è vostra madre”». Ecco, dunque, «la maternità di Maria. I padri della Chiesa hanno capito che la maternità di Maria non finisce in lei; va oltre. Dicono che Maria è madre, la Chiesa è madre e la … Continua a leggere 10 giugno 2019 »

9 giugno 2019

Gv 14,15-16.23b-26 «E cominciarono a parlare lingue diverse, come lo Spirito Santo dava loro di esprimersi» «Chi è pieno di Spirito Santo parla diverse lingue. Le diverse lingue sono le varie testimonianze che possiamo dare a Cristo, come l’umiltà, la povertà, la pazienza e l’obbedienza: e parliamo queste lingue quando mostriamo agli altri queste virtù, praticate in noi stessi. Il parlare è vivo quando parlano … Continua a leggere 9 giugno 2019 »

8 giugno 2019

Gv 21,20-25 « Che cosa sarà di lui?» Pietro e Giovanni sono collaboratori, buoni amici ed entrambi discepoli di Gesù. È quindi naturale che Pietro s’interessi della sua sorte. L’interessamento per un amico rafforza il legame, ma deve essere sincero. Ci si può interessare agli altri anche per curiosità o per fare inutili paragoni. «Che importa a te?»: la risposta di Gesù può sembrare poco … Continua a leggere 8 giugno 2019 »

7 giugno 2019

Gv 21,15-19 «Mi ami tu più di costoro?» È una domanda inquietante quella che Gesù rivolge a Pietro ed è impossibile rispondere o quanto meno è temerario farlo: chi può dire di amare Gesù più degli altri? La risposta di Pietro: “Tu lo sai che ti amo”, è una risposta non solo umile, ma anche la più convincente. «Pasci le mie pecorelle». Su questo San … Continua a leggere 7 giugno 2019 »

6 giugno 2019

Gv 17,20-26 Uniti perché il mondo creda È proprio questa la discriminante per un cristianesimo che anche oggi sia credibile: l’unità. Ed è la sua mancanza lo scandalo più grave, oggi come ai tempi di Gesù. È straordinaria la fiducia sconfinata e gratuita che il Maestro pone nei suoi discepoli di ogni tempo. Dalla nostra capacità di accogliere la vita trinitaria in noi e di … Continua a leggere 6 giugno 2019 »

5 giugno 2019

Gv 17,11b-19 «Il mondo li ha odiati» Nella Scrittura il termine mondo ha un duplice significato. Da un lato indica tutto ciò che Dio ha creato, e di questa creazione san Giovanni dice: “Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, per salvarlo” (Ap 3,16). Ma, d’altra parte, “mondo” e mondanità è l’insieme delle forze che si oppongono a Dio, che … Continua a leggere 5 giugno 2019 »

4 luglio 2019

Il “potere” di perdonare i peccati. Che cosa paralizza l’uomo di oggi e di sempre e lo rende immobile e senza vita se non il peccato e la sua mancanza di fede nel perdono di Dio? Il peccato e l’incredulità veramente si oppongono all’avvento del Regno del Signore, ci impediscono di camminare nelle sue vie e di essere in comunione con Lui. Non possiamo incontrare … Continua a leggere 4 luglio 2019 »

4 giugno 2019

Gv 17,1-11a «Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio» Per noi “conoscere” indica solo una delle attività dell’anima, che si dispiega invece in conoscere, volere e sentire. È per questo che ci capita di “conoscere”, cioè di sapere bene ciò che è buono per noi, ma di non volerlo fare; così accade che la nostra esperienza è altra cosa dalla nostra … Continua a leggere 4 giugno 2019 »

3 giugno 2019

Gv 16,29-33 «Mi lascerete solo» La fede non è una certezza umana e non elimina mai il dubbio, l’oscurità e la prova. Oggi Gesù ripete ai discepoli che è facile credere nel Cristo splendente del Tabor, ma è difficile accettare senza scandalizzarsi il Cristo del venerdì santo, dell’orto degli ulivi, del calvario e del sepolcro. Anche Gesù ha provato il peso della solitudine, ma l’ha … Continua a leggere 3 giugno 2019 »

2 giugno 2019

Lc 24,46-53 «Perché state a guardare il cielo» Il tempo della Chiesa non è l’evasione verso un cielo da sogno, è invece il ritorno nella Gerusalemme terrena per percorrere pienamente le strade della propria missione: solo a questo punto si apre per il discepolo la porta della Gerusalemme celeste. L’ascensione è dunque la rappresentazione simbolica dell’intreccio tra presente e futuro, tra esistenza e speranza. Ma … Continua a leggere 2 giugno 2019 »