22 maggio 2019

Gv 15,1-8

«Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me».
La più grande tentazione dell’uomo è quella di “volersi fare da solo”; una tentazione che si rivela in tanti piccoli atteggiamenti quotidiani, ma la nostra origine non è in noi. La vita è un dono e insieme ad essa ci è stata data la libertà, per cui noi abbiamo il potere di accogliere o rifiutare il dono. Per portare frutto, per gustare la pienezza di una vita bella, dobbiamo accogliere il nostro essere “tralci”, il nostro essere figli amati nel Figlio. Questo comporta riconoscere il Donatore di ogni bene, con gioia rendere grazie, con fiducia chiedere aiuto, uscire da noi stessi e riconoscere che il centro della nostra vita non siamo noi, ma Cristo Gesù.