16 marzo 2023

giovedì della terza settimana di quaresima

«Camminate sempre sulla strada che vi prescriverò, perché siate felici» (Ger 7, 23)

Dio chiama a scelte definitive, ha un progetto su ciascuno: scoprirlo, rispondere alla propria vocazione è camminare verso la realizzazione felice di sé stessi. Dio ci chiama tutti alla santità, a vivere la sua vita, ma ha una strada per ognuno. Vi chiedo di essere rivoluzionari, vi chiedo di andare contro corrente; sì, in questo vi chiedo di ribellarvi a questa cultura del provvisorio, che, in fondo, crede che voi non siate in grado di assumervi responsabilità, crede che voi non siate capaci di amare veramente. Abbiate il coraggio di “andare contro corrente”. E abbiate anche il coraggio di essere felici. Ma c’è anche una fame più profonda, la fame di una felicità che solo Dio può saziare. Fame di dignità. Non c’è né vera promozione del bene comune, né vero sviluppo dell’uomo, quando si ignorano i pilastri fondamentali che reggono una Nazione, i suoi beni immateriali (Francesco, Discorso, 28 luglio 2013).

Ti ringraziamo, Signore, per il dono di una vita in cui abbiamo potuto incontrarti e fare la tua conoscenza nella Chiesa, attraverso la Parola, la predicazione, i Sacramenti. Sappiamo su di Te l’essenziale e forse anche tanto di più per amarti, seguirti, desiderarti. Metti nel nostro cuore un desiderio ardente di comunicarti, di annunciarti, di andare in missione con Te che non ti fermi mai, ma che vuoi raggiungere ogni uomo, ogni donna, perché possa conoscerti o conoscerti meglio e decidersi per Te. “Andate in tutto il mondo, annunciate il Vangelo”, hai detto ai tuoi Apostoli, alla tua Chiesa. Gesù, donami abbondantemente il tuo Spirito Santo, affinchè anch’ io sappia “andare” ogni giorno nel mio piccolo mondo portando qualcosa di Te e della tua Parola di salvezza. Amen.

Impegno:

Gesù è tutto misericordia, Gesù è tutto amore: è Dio fatto uomo. Ognuno di noi, ognuno di noi, è quella pecora smarrita, quella moneta perduta; ognuno di noi è quel figlio che ha sciupato la propria libertà seguendo idoli falsi, miraggi di felicità, e ha perso tutto. Ma Dio non ci dimentica, il Padre non ci abbandona mai. È un padre paziente, ci aspetta sempre! (Francesco, Angelus, 15 settembre 2013).