Santi Cornelio e Cipriano Lc 7,31-35
I protagonisti del Vangelo di oggi sono i bambini. Per la loro tenera età essi compiono le loro scelte in base a ciò che “sentono”, in base al “mi piace” o “non mi piace” non avendo ancora in se stessi la piena capacità di discernimento. Il discernimento infatti prescinde dal ciò che “io sento” e si basa sulla oggettività dell’evento. Gesù paragona quindi la sua generazione a bambini “capricciosi” che non accolgono ciò che viene loro proposto. Di risposta S. Paolo, nella prima lettura, ci invita a “diventare uomini e ad eliminare ciò che è da bambini” e riconoscere Colui che è la Sapienza, dalle opere stesse che Egli compie al di là di ogni “capriccio” infantile.