O Signore, guida della casa d’Israele
che sei apparso a Mosè nel fuoco del roveto
e sul monte Sinai hai dato la legge:
vieni a liberarci con braccio potente.
Oggi contempliamo la fedeltà del Signore, riconoscendo nella filigrana della nostra storia il suo braccio potente che si fa guida sicura nel nostro cammino. Anche a noi, come a Giuseppe, è rivolta questa parola: «Non temere!» perché Dio è con noi.
Possiamo fare nostro un testo riportato nelle Fonti Francescane in cui Madonna Povertà parla a san Francesco del progresso nella vita spirituale e dell’importanza di avere come guida sicura il Cristo: «Desidero che ciascuno di voi si faccia imitatore dei santi, che nella fede e nella pazienza (san Giuseppe è uno di loro)mi hanno avuto in eredità; vi do un consiglio utile, di non pretendere fin dal principio di toccare le cose più altee più sante, ma progredendo poco a poco, sotto la guida di Cristo, arrivare alla sommità. Non vogliate fidarvi ciecamente dell’entusiasmo che ora vi anima, perché i sensi dell’uomo sono inclinati più a fare il male che il bene, e l’animo torna con facilità alle cose consuete, anche quando se ne è molto allontanato».
O Signore, guida sicura ai nostri passi,togli dal nostro cuore tutto ciò che è di impedimento alla piena comunione con te. Spogliaci perché, liberi, possiamo lasciarci condurre sul tuo santo monte.