20 marzo 2024

Mercoledì della quinta settimana di quaresima
«Colui che mi ha mandato è con me: non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre le cose che gli sono gradite. A queste sue parole, molti credettero in lui» (Gv 8, 30).

Pregare per avere la voglia di seguire la volontà di Dio, per conoscere la volontà di Dio e, una volta conosciuta, per andare avanti con la volontà di Dio. Signore: «Guida i nostri atti secondo la tua volontà, perché portiamo frutti di opere buone». La sottolineatura riguarda in particolare «secondo la tua volontà», perché oggi «questa parola “volontà”, la volontà di Dio. Gesù, quando entra nel mondo, dice: «Tu non hai voluto né sacrificio né offerta» (Ebrei, 10, 5), perché sono provvisori; non dico inutili, provvisori. Un corpo invece mi hai preparato. Non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato. «Allora ho detto: ecco, io vengo per fare, o Dio, la tua volontà» (Ebrei, 10, 5-7). E questo atto di Cristo, di venire nel mondo per fare la volontà di Dio, è quello che ci giustifica, è il sacrificio: il vero sacrificio che, una volta per sempre, ci ha giustificato. In effetti anche i peccati sono atti di non obbedire a Dio, di non fare la volontà di Dio. Invece, il Signore ci insegna che questa è la strada, non ce n’è un’altra. (Omelia Santa Marta, 27 gennaio 2015).

Interrogativi:
È la volontà di Dio? Come faccio per compiere la volontà di Dio? Ecco quindi un suggerimento pratico: prima di tutto chiedere la grazia, pregare e chiedere la grazia di voler fare la volontà di Dio. Questa è una grazia (Omelia Santa Marta, 27 gennaio 2015).

p style=“text-align: right;”A cura di don Gian Franco Poli