Le parole che leggiamo oggi sono la conclusione del Vangelo di Giovanni e sono come la sua “firma” a tutto il Vangelo. Egli è il discepolo che concretamente ha vissuto con Gesù, ma insieme è anche figura di tutti i discepoli di tutti i tempi che rimangono fedeli “finchè io (Cristo) venga”. E’ quella Chiesa/Corpo che attende il ritorno del suo Cristo/Capo e “scrive” nei solchi della storia la salvezza che il Signore ha portato. Questo cammino non è facile ed ecco perché sempre la Chiesa invoca il dono dello Spirito Santo, dono del quale faremo memoria domani celebrando la solennità di Pentecoste. Lo Spirito Santo ci conceda di “comporre” il nostro personale Vangelo perché il mondo possa dire: “Ho visto il Signore” (Gv 20,18).