«Non abbiate paura… Non abbiate paura!»
Gesù ci mette ancora in guardia dal lasciarci inquinare dal lievito dei farisei, cioè dalla falsità, dall’ipocrisia, dal nascondere le proprie intenzioni e dall’agire che non corrisponde a ciò che è dentro. Se i discepoli fossero contaminati da questo atteggiamento non riuscirebbero più a testimoniare, cioè ad annunciare con sincerità il Vangelo, lo nasconderebbero o per paura, si limiterebbero a sussurrarselo a vicenda nel nascondimento. Gesù non ci impedisce di raccoglierci per riflettere insieme sul messaggio da annunciare, ma resta valido il principio che “non c’è nulla di occulto che non debba essere… conosciuto” cioè al discepoloè chiesto, sempre e con sincerità, di dire la sua fede, di vivere davanti agli uomini come figlio di Dio: fare altrimenti sarebbe ipocrisia. Ma lo si deve fare anche nel piccolo? Sì!