23 agosto 2021

Mt 23,13-22

 

Fede operosa, faticosa carità, speranza ferma.

Gesù, nel Vangelo, ammonisce gli scribi e i farisei per tre motivi: perché, a causa della loro ipocrisia, chiudono il regno dei cieli davanti alle genti; perché cercano di attirare i credenti verso di loro;perché sono guide cieche che non sanno distinguere ciò che conta veramente, fermandosi alle cose piuttosto che puntare lo sguardo in alto verso Colui che è, Dio.

Dall’altra parte san Paolo elogia i Tessalonicesi perché hanno fatto crescere in loro le virtù teologali che, in un certo qual modo, sono il rimedio contro l’ipocrisia, l’autoaffermazione e la cecità. Così anche noi, possiamo curare queste tre malattie spirituali con la fede operosa, concreta, che orienta il nostro agire quotidiano, manifestando anche attraverso la fatica, una carità sempre più grande, segno di un amore che cerca di raggiungere la statura di Cristo, e la speranza ferma, ossia non vacillante di fronte alle prove della vita, nella certezza che Dio ha cura di noi.