- giovedì della quinta settimana di pasqua
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi (Gv 15, 9-11).
L’amore di Gesù verso i suoi discepoli ha la stessa origine e profondità dell’amore che il Padre ha per lui. Non è un amore sentimentale o occasionale, ma eterno, fedele, pieno. L’invito non è solo a ricevere l’amore, ma a dimorare in esso. “Rimanere” indica continuità, stabilità, scelta costante. Questo si realizza nell’osservanza dei comandamenti, in particolare il comandamento dell’amore fraterno. Gesù non chiede nulla che lui stesso non abbia vissuto. La sua obbedienza al Padre è espressione di amore, e così anche la nostra obbedienza a lui è segno di amore vero. L’obiettivo finale di questo cammino di amore è la gioia, non una gioia effimera, ma la gioia di Gesù stessa che diventa nostra. È una gioia che nasce dall’unione con Dio e dalla vita secondo il Vangelo (Don Gian Franco Poli).