26 agosto 2025

martedì della ventunesima del tempo ordinario

 

In quel tempo, Gesù parlò dicendo: «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima sulla menta, sull’anéto e sul cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della Legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste invece erano le cose da fare, senza tralasciare quelle. Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello! Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma all’interno sono pieni di avidità e d’intemperanza. Fariseo cieco, pulisci prima l’interno del bicchiere, perché anche l’esterno diventi pulito!» (Mt 23, 23-26).

 

 

Gesù denuncia chi si preoccupa delle minuzie legali (come pagare la decima sulle erbe più piccole), ma trascura ciò che è essenziale nella Legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà (cf. Michea 6,8; Osea 6,6). La decima era un dovere prescritto, ma qui è ridotta a un formalismo ossessivo. La vera fedeltà a Dio non si misura dai dettagli rituali, ma dalla coerenza del cuore e dalle relazioni giuste. Gesù non nega il valore delle pratiche religiose, ma chiede una gerarchia delle priorità: «Queste erano le cose da fare, senza trascurare quelle». «Filtrate il moscerino e ingoiate il cammello». È un detto satirico di grande efficacia visiva. Il moscerino era impuro secondo la legge levitica (Lv 11), e i farisei lo “filtravano” dal vino o dall’acqua per evitare impurità. Ma poi “ingoiano il cammello”, l’animale impuro più grande! Simboleggia l’incoerenza ipocrita: attenzione maniacale al dettaglio, ma cieca sull’essenziale. Gesù riprende un’altra immagine: pulite l’esterno del bicchiere, ma l’interno è pieno di rapina e intemperanza. È la critica a una religione delle apparenze, che mostra purezza e ordine esteriore, ma nasconde cuori corrotti da avidità e disordine morale. Gesù invita a partire dall’interno: solo chi è purificato dentro può esserlo anche fuori. «Pulisci prima l’interno…»: è un invito alla conversione del cuore, non alla maschera.